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mar 11 lug 2023
DATE nuova stagione

fotoDaniele Panato

ATTENZIONE



PIO, andata e ritorno,

LA SCHEDA



Il monologo debutta al vecchio don Bosco di Pergine il 21 gennaio del 1993.
Il viaggio dei due amici nel presepio dell’ex professor Severini che sono andati a salutare per Natale, produce quasi cento repliche in tutta la regione ottenendo ovunque un divertito successo.
Ora Castelli lo ripropone, snellito e rispolverato assieme agli animali parlanti, causa mutazioni genetiche misteriose, che nel viaggio lo accompagneranno: Helmut, l’elefante tedesco, Seppele il cammello della val Gardena, Rolfi, il cane da guardia e Bruno, l’orso di poche parole.
Pio e l’amico Alcide entrano così nel magico mondo del presepe che il loro vecchio professore allestisce ogni anno a Natale. Un viaggio iniziatico dove la meta forse non è l’obiettivo finale perché è più importante quel che succede durante…



STAGIONE 2023 - 2024



Villazzano Bocinbici fatta il 28 sett. 2023
Pergine Sol - Remix fatta doppia 1 ott. 2023
Milano Pallone Rosso,fatta T. Oscar 3\5 nov.2023

***

19/22 DICEMBRE Trento Pio Teatro Sociale

5 GENNAIO Bolzano Pio Teatro Comunale

12 GENNAIO Lavis Pio Auditorium

13 GENNAIO Pergine Pio Teatro Comunale

17 GENNAIO Rovereto Pio Teatro Zandonai

26 GENNAIO Borgo Valsugana Pio, Teatro

31 GENNAIO Mezzolombardo Pio Teatro San Pietro

9 FEBBRAIO Laives Pio Teatro G. Coseri

10 FEBBRAIO Villa Lagarina Pio, teatro

16 FEBBRAIO Cembra Pio Teatro Comunale

17 FEBBRAIO Vezzano Pio Teatro V. Laghi

23 FEBBRAIO Tione Pio Polo Scolastico

24 FEBBRAIO Aldeno Pio Teatro Comunale

6 MARZO Tesero Pio Teatro Comunale

IL PARERE DI CARMINE RAGOZZINO
Il titolo “Eventi speciali” (Auditorium e Sociale a Trento, Comunale a Bolzano) è stato coniato per tre occasioni a caccia di folto pubblico. Sulla prima c’è una sola incertezza: che accadrà se come è probabile ci saranno più richieste che posti? Sì perché dopo il bingo multiplo di “Sol” (sold out a iosa e riprogrammazioni forzate) sarà ancora Andrea Castelli a “ripercorrersi” con naturale ma non snaturante attualizzazione. Il Castelli monologante non sintetizza e fa bene tanto alla memoria di coloro che ormai patiscono calvizie ed adipe quanto alla scoperta divertita di una gioventù stupita dalla forza dirompente del dialetto se il dialetto viene usato con un retroterra di indubbia cultura. Il Castelli da “titolo” è avaro: tre parole e via. Così dopo “Sol” ecco la riedizione di Pio, un viaggio estemporaneo che negli anni 90 lo portò dentro un presepio che sarà molto più laico di quel che si possa immaginare.

CONSIDERAZIONI

Tra le date spiccano le serate (dal 3 al 5 novembre) a Milano al teatro Oscar per "Avevo un bel pallone rosso", una lettura scenica con Angela Dematté, cui seguirà la ripresa di "Pio, andata e ritorno" che partirà da quattro sere al Sociale di Trento a dicembre, poi toccherà varie località. Come noterete ci sarà anche il teatro Zandonai a Rovereto, tanto per dire di una piazza importante e che amo da sempre.
E Bolzano al Comunale in gennaio...

Inoltre ho messo in scena una "doppia" di "SOL - Remix" (quanta soddisfazione il vecchio "SOL" mi ha dato nelle quattro trionfali date di Trento) il primo di ottobre l'ho messo in scena a Pergine in occasione dei dieci anni di quel bel teatro (a Riva del Garda un teatro così se lo sognano ancora). Doveva essere solo una sera, ma data l'affluenza mi hanno proposto anche la pomeridiana! In questa mia seconda giovinezza ho persino rispolverato "Bocinbici" (quanto tempo speso "a gratis" nella scrittura e nelle ricerche di storie e foto!) monologo che ho preparato con pezzi anche nuovi in versione "un uomo solo al comando" al teatro di Villazzano il 28 di settembre. "Bocinbici" debuttò in forma ridotta a Bolzano nell'aprile del '22, con grandi aspettative, poi avrebbe dovuto circolare prodotto dallo Stabile di Bolzano, come la direzione promise, ma... accadde un pasticcio del quale, peraltro, non sono colpevole. Fermiamoci qui.
I cordoni ombelicali sono fatti per essere tagliati.
Può far male ma è così.

Di notevole interesse il ritorno in val di Fiemme, al teatro di Tesero, dopo qualche anno di assenza. Peccato per la vergogna del teatro di Cavalese, ormai rudere, del quale ho un ricordo persino romantico... Fosse stata una pista da sci una settimana dopo sarebbero partiti i lavori. Invece per la cultura... anni.

Non c'è Riva del Garda e mi spiace per i rivani, (sempre un gran bel pubblico con me) ma la colpa non è né mia né loro, bensì di certi amministratori e della loro confusione su come dev'essere fatto un teatro. O forse fingono per via che "Co'la cultura no se magna!" in vista di programmi più "turistici" (leggi danarosi).
E siccome l'ho dichiarato apertamente in più occasioni allora la vendetta è d'obbligo: le idee contrarie, magari con una certa esperienza, in certi ambienti si pagano. Rido.



N.B.: E' iniziata la processione del "Dove si trovano i biglietti?". Nel ribadire ancora una volta che io non mi occupo di biglietti, faccio un indovinello: se lo spettacolo è al teatro Pinco Pallino, ad esempio, dove si venderanno i biglietti, al ferramenta Tizio & Caio?

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